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Massimo Desiato

Massimo Desiato, classe 1980, è uno sperimentatore che ama giocare con le forme e con  la materia, associandole e dando loro nuova vita attraverso l’utilizzo di materiali di scarto. Il suo percorso è stato molto lungo e spesso dispersivo.

Dice di sé: “La mia passione nasce dai block notes che mi riportava mio padre dall’ufficio, mi diceva disegna e quando tornava, erano già tutti pieni. Il percorso è stato molto lungo e spesso dispersivo, era legato più ad un fatto di riproduzione di quello che vedevo, mentre negli ultimi anni ho scoperto la passione dell’interpretazione personale, la curiosità per i materiali più disparati, sapere come nascono e quali processi riescono a trasformarli sia nella forma che nella sostanza. Lo stile personale credo sia solo una delle tante parole per catalogare le idee, non credo sia fondamentale, credo conti più trasmettere un’emozione, riuscire ad entrare ‘dentro’ senza citofonare al cognome giusto ma semplicemente dicendo “ sono il fioraio”, lasciare e scappare. Quello che mi muove è la continua analisi e la curiosità per i materiali più disparati, sapere come nascono e quali processi riescono a trasformarli sia nella forma che nella sostanza. Le tecniche utilizzate nella ricerca spaziano tra il recupero di materiali abbandonati e l’analisi delle forme, studiandone i legami simbiotici; la matericità e le straticromie sono senz’altro tra le mie preferite.”